MEDIAZIONE FAMILIARE

Quando una coppia decide di separarsi in genere il sentimento che viene più spesso messo in gioco è la rabbia.

Essere arrabbiati con l’altro mentre si sta dicendo addio e si distrugge un progetto di vita rende più gestibile il senso di fallimento. Ma la rabbia se sotto questo aspetto è salutare, impedisce però di comunicare in modo ecologico e adeguato.

Il conflitto è un processo naturale, fa parte della natura umana ma non sono naturali i comportamenti di ritorsione che vengono messi in atto da entrambe le parti della coppia e che invalidano la qualità della vita dei figli presenti.

La mediazione familiare ha come obiettivo quello di consentire ai genitori di esercitare le proprie responsabilità nei confronti dei figli in un clima di cooperazione e di mutuo rispetto.

È un percorso in cui la coppia separata o in fase di separazione decide di affidarsi all’esperienza di un terzo neutrale e competente per imparare a ristabilire la comunicazione tra le parti e poter raggiungere il progetto concreto di una nuova organizzazione delle relazioni,che possa essere condivisa in modo equo dal padre dalla madre e dai figli dopo la separazione o il divorzio.

L’obiettivo finale della mediazione, che avviene in un numero limitato di sedute, si raggiunge quando il padre e la madre, nell’interesse dei loro figli e loro, si riappropriano della loro genitorialità. (Scaparro, 1994)

È un approccio alternativo alla separazione giudiziale, complementare e propedeutica alla separazione consensuale che in genere riduce i tempi e i costi legali e  che, soprattutto, permette di rivolgersi al futuro proprio e dei propri figli con nuove risorse pratiche ed emotive.


PER INFORMAZIONI E APPUNTAMENTI

telefonare al numero

3476383684

oppure 0291084118